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RIEFING
| Marzo & Aprile 2014
La costituzione di una Holding
o un recente
report
di Bank of America Merryll Lynch (BAML) il flusso di investimenti diretti stranieri verso
arto ASEAN (Association of South East Asian Nations, i cui Paesi membri sono Brunei, Vietnam, Cambogia,
sia, Laos, Malesia, Birmania, Filippine, Tailandia, e Singapore) ha superato quello verso in Cina di oltre 10
i di dollari nel 2013. Le ragioni addotte per questa forte performance registrata dall’ASEAN sono, da un
uoi dati demografici favorevoli (rispetto a una forza lavoro cinese in riduzione e che invecchia), il livello
titivo dei salari (contro l’aumento degli stipendi in Cina nel corso degli anni insieme all’apprezzamento
MinBi), e la crescita dei mercati interni a ritmi più spediti.
fattori sono spesso associati alle economie emergenti. Eppure, dei 128.4miliardi di dollari di investimenti
stranieri registrati dall’ASEAN nel 2013, Singapore è stata la meta del 50 per cento del totale, un aumento
il 5 per cento rispetto al 2012.
ai evidente che Singapore rimarrà saldamente la destinazione preferita degli investimenti diretti
ell’ASEAN, considerando diversi altri fattori in gioco. Quanto segue prende in esame tre fattori che
permetteranno alla città-stato di mantenere la sua popolarità tra gli investitori stranieri in cerca di un veicolo
di investimento verso l’ASEAN, in contrapposizione alle crescenti sfide rappresentate dagli altri Paesi membri
dell’ASEAN.
Vasta rete di accordi economici regionali e bilaterali
La maggior parte delle holding sono costituite e strutturate con l’intenzione di ricavarne benefici fiscali ottimali.
La vasta rete di accordi economici (sia ALS e CDI) stipulati da Singapore presentano enormi opportunità per gli
investitori di tutto il mondo che cercano di utilizzare Singapore come porto di ingresso per sfruttare il potenziale
di investimento dei mercati emergenti dell’ASEAN e dell’India con minimi costi riguardo le imposte e i dazi.
Insieme agli altri 9 paesi dell’ASEAN, Singapore è unmembro partecipante del partenariato economico globale
regionale (Regional Comprehensive Economic Partnership, di seguito RCEP). Singapore è anche uno dei quattro
Stati membri dell’ASEAN (insieme a Brunei, Malesia e Vietnam) che fanno anche parte del Partenariato trans-
Pacifico (Trans-Pacific Partnership, di seguito TPP). Oltre a questi due importanti accordi economici regionali,
Singapore ha firmato più di 20 accordi di libero scambio e oltre 70 CDI globali con i paesi di tutto il mondo ed è
attualmente impegnato in negoziati per accordi di libero scambio con il Canada, il Messico, il Pakistan e l’Ucraina.
Nessuno degli altri nove Stati membri dell’ASEAN può vantare la stessa vasta rete di FTA e CDI di Singapore, oltre
alla capacità di Singapore di migliorare continuamente le sue relazioni commerciali mondiali che farà vedere
il paese come la scelta predefinita delle aziende anche in futuro.
Il Budget Singapore 2014: incentivi fiscali per migliorare la produttività dei
lavoratori e garantire l’efficienza dei costi
I lavoratori di Singapore sono noti per avere alti livelli di alfabetizzazione e di essere competenti. Tali lavoratori
di alta qualità non consentono alla forza lavoro del paese di concorrere con i loro colleghi dei Paesi membri
dell’ASEAN attraverso i bassi salari. D’altro canto, il governo prevede una serie di incentivi fiscali e sistemi
aziendali per migliorare la produttività della forza lavoro, che alla fine si traducono in un abbassamento dei
costi aziendali nel lungo termine.
Nel Budget Singapore 2014 recentemente annunciato, il governo ha esteso e migliorato i vari incentivi fiscali
effettivi in vigore che si concentrano sulla produttività e l’innovazione. Il programma di successo Produttività
e innovazione del credito (Productivity and Innovation Credit, di seguito PIC) verrà prorogato per altri tre anni,
Commento dell’esperto:
le holding singaporiane avanzano
nell’ASEAN
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