Le catene produttive vietnamite hanno avuto una importante evoluzione nel corso dell’ultima decade. Ad oggi, le filiere produttive trasferite in Vietnam sono costante aumento, aiutate in parte dalla Trade War tra USA e Cina, ma in linea con una tendenza in corso fin dal primo trimestre 2019.Tra i paesi che competono per questi investimenti, il Vietnam è emerso come l’alternativa al momento più efficace per il trasferimento nel Sudest Asiatico.
I costi competitivi, gli accordi commerciali intrapresi (come il recentissimo EVFTA con l’Unione Europea) ed un ambiente di investimento liberale hanno reso questo paese un luogo ideale per gli investitori stanziati in Cina che cercano di ridurre i costi e diversificare le catene produttive. Tuttavia, gli investitori stranieri che stanno considerando il mercato vietnamita devono possedere una chiara comprensione delle capacità e dei limiti della produzione locale.
Nonostante i suoi vantaggi, il Vietnam non è privo di sfide. I produttori devono capire come riallineare le loro filiere produttive, stabilire quali segmenti produttivi da ricollocare fuori dalla Cina, qual è la strategia di ingresso nel mercato, e comprendere le norme e la prassi che governano i severi accordi commerciali vietnamiti e le operazioni quotidiane.
Il contenuto di questa rivista si fonda sugli anni di esperienza di 28 anni di Dezan Shira & Associates nel sostenere le imprese straniere in Vietnam.